Questo 27° giorno di cammino pur impegnativo per la distanza e le salite è stato favorito da un clima mite e favorevole al pellegrino. C'è stata anche un po' di pioggia al mattino ma leggera e circoscritta nel tempo.
Molto significativa è la sosta al Rincon del Peregrino dopo l'impegnativa salita ad Albergheria. Al Rincon del Peregrino migliaia di conchiglie (vieiras) appese a muri e soffitto celebrano i pellegrini da qui transitati. Complimenti all'hospitalero Luis Sandes Fernandez ideatore di questa bella iniziativa.
Poi è tutta discesa fino a Vilar de Barrio dove mi fermo per pranzare. Arrivo nel pomeriggio a Xunqueira de Ambia un piccolo paese impreziosito da una meravigliosa collegiata.
 |
| Da Laza a Xunqueira de Ambia, passando per Albergueria e Vilar de Barrio. |
 |
| Il cielo sopra Laza è limpido e dopo giorni con il meteo incerto, la giornata si preannuncia bella. |
 |
| Dall'albergue scendo verso la chiesa di Laza per imboccare la carretera OU-113. |
 |
| Un monumento che celebra il carnevale di Laza. |
 |
| Camminando sulla carretera arrivo al pueblo di Sotelo Verde... |
 |
| ... al termine del quale si lascia la carretera per prendere a destra una stradina sterrata che porta a Tamicelas attraverso la campagna. |
 |
| La piccola ermita de Nuestra Señora de la Asuncion (sec. XVIII) a Tamicelas. |
 |
| Dopo Tamicelas si inizia a salire per una strada sterrata con pendenza decisa ma non proibitiva. All’inizio si cammina nel mezzo di un bel bosco di pini... |
 |
| ... che presto diventa una costa brulla, tagliata da una strada sassosa, rallegrata solo da un ampio panorama che apre sotto di me. |
 |
| Più in alto si raggiunge un altopiano ove la strada tende a spianare. |
 |
| Ben presto ritrovo l'asfalto della OU-113 che conduce al pueblo di Alberguería (m. 900 slm). Nel frattempo il cielo si è annuvolato e sta cominciando a piovere. |
 |
| Ad Albergueria è d'obbligo una sosta al Ricon del Pelegrino. |
 |
| L'incontro con Luis Sande è uno dei momenti più significativi di questo cammino. Nel suo attrezzato bar accoglie i pellegrini stanchi dalla faticosa salita, fa scrivere il proprio nome su una conchiglia (vieira) che poi appende insieme alle centinaia che fanno bella mostra all'interno del locale. |
 |
| Con l'ideatore del Ricon del Peregrino: Luis Sande Fernandez. |
 |
| La chiesetta di Albergueria. |
 |
| Ad Albergueria nella piazzetta da Picota c'è una colonna che un lontano passato veniva usata come una sorta di gogna pubblica. |
 |
| Le case in sasso di Albergueria. |
 |
| Lasciata Albergueria si cammina in un altopiano intersecando più volte la carretera OU-113. |
 |
| Passo nei pressi di un bosco devastato da un incendio. |
 |
| La grande croce sul monte Talarino, eretta in ricordo dei contadini di Galizia che di qui passavano diretti in Castiglia per la mietitura. Qui sono m. 970 slm: purtroppo la vista sulla valle sottostante mi è impedita dalle nubi basse. |
 |
| Inizia la discesa verso Villar de Barrio. |
 |
| A Villar de Barrio si trovano tutti i servizi, compreso un albergue. Dopo aver pranzato continuo in direzione di Xunqueira de Ambia (ancora 16 km). |
 |
| La chiesa di San Pedro Fiz a Villar de Barrio. |
 |
| Esco dal paese addentrandomi nella Laguna de Antela, l’antico lago ora prosciugato. |
 |
| Un gregge in località Boveda. |
 |
| Attraverso quella che un tempo era una laguna percorrendo interminabili rettilinei, incontrando e superando numerosi incroci. Si va prima a sin. a 90° su sterrato molto lungo e poi a destra a 90° (sterrato) arrivando quindi a Bobadela. |
 |
| A Bobadela c'è un bar. |
 |
| Dopo Bobadela si imboccano una serie di cammini (strade asfaltate, piste bianche, sentieri) che si svolgono in vari ambienti (boschetti, pascoli, terreni incolti) con dislivelli minimi. |
 |
| Padroso. |
 |
| Padroso sono 4 case. Una di queste diede i natali a Bieito Ledo Cabido, compilatore della Enciclopedia Galega. |
 |
| Dopo Padroso si sale verso Cima de Vila, un altopiano panoramico a m. 680 slm. |
 |
| La discesa verso la contrada di Quintela in prossimità di Xunqueira. |
 |
| Prima del centro di Xuqueira, presso il polisportivo, si trova il moderno albergue. |
 |
| La Colegiata de Santa Maria la Real a Xuqueira (sec. XII-XIII). |
 |
| Condivido la cena con un pellegrino tedesco e uno australiano. |
 |
| I km oggi percorsi sono quasi 34. |
 |
| Per un dislivello complessivo di m. 763. |
POST SCRIPTUM
Sono gli ultimi giorni di cammino. Santiago è a portata di mano. Sono lontani i giorni della paura, dell'incertezza di riuscire a raggiungere la meta.
Il pellegrino una volta oltrepassato questo pericoloso strapiombo della paura, ormai al sicuro, sente crescere dentro un’euforia mai provata, una voglia di urlare e cantare che renda visibile a tutti la portata di tale impresa.
Non è stata tanto importante la prova fisica in sé, quanto piuttosto il coraggio di fidarsi delle proprie scarse capacità davanti alla difficoltà. Il cammino insegna al pellegrino a fare cose assurde, non conosce nulla che gli dia maggior felicità che trasformare la debolezza in forza, la paura in coraggio, ciò che è rovinato in perfezione.
Bon giorno Dario,
RispondiEliminaHemos visitado tu blog y seguido tu périplo hasta hoy. Bellas fotos de cada etapa y en particular de Zamora y il mío caro vilaggio: Montamarta.
Ánimo, ya te queda poco para Santiago. ¡BUEN CAMINO!
Amistosamente,
Janine y Lorenzo