martedì 14 giugno 2016

23. Da Calzadilla de Tera ad Asturianos (km. 40)

La novità di questa 23° tappa è stato il freddo. Dopo tanti giorni di sole e di caldo, salendo di quota e di latitudine, la temperatura si è decisamente abbassata. Anche questo fa parte del cammino, come la pioggia che il meteo prevede per i prossimi giorni. 
Fino a Rionegro del Puente cammino su sentieri, nel verde di luoghi solitari e lungo l'invaso della grande diga sul fiume Tera. Da Rionegro raggiungo Mombuey attraverso la carretera e non avendo la certezza di trovare albergue aperti e relativi servizi per mangiare nei piccoli pueblos di Cernadilla e San Salvador de Palazuelo decido di puntare a raggiungere Asturianos, pochi km prima di Puebla di Sanabria (da qui 280 km a Santiago), camminando sempre sulla poco trafficata carretera N-525.

Qui trovi il FILE GPS e la MAPPA: CALZADILLA - ASTURIANOS

Da Calzadilla de Tera ad Asturianos, per Rionegro del Puente e Mombuey.
All'albergue di Calzadilla ho trascorso la notte con una coppia di pellegrini francesi. La sveglia ha suonato molto presto per tutti. Mi avvio dopo una modesta colazione quando il sole non è ancora sorto. 
Attraverso il pueblo di Calzadilla mentre è ancora immerso nel sonno.
A 2,2 km da Calzadilla trovo il pueblo di Olleros de Tera dove ho qualche difficoltà a trovare le indicazioni per il proseguo del cammino. 
Per uno stradone quasi rettilineo arrivo dopo 1,5 km al bel Santuario de Nuestra Señora de Agavanzal (sec. XVI-XVII) con un antistante casetta, forse un luogo per ospitare pellegrini.
La facciata del Santuario de Nuestra Señora de Agavanzal.






Dopo la chiesa si gira 90° a sx e si va per una strada di nuova costruzione in terra rossa.
Dopo circa 800 m. bisogna fare attenzione ad imboccare una deviazione a dx su sentiero che scende, in una boscaglia fitta, sino al fiume.

Si incontrano anche cartelli che avvisano del pericolo di inondazioni.
Si scende fino alla verdeggiante riva del Rio Tera.
Il bosco è affascinante e lo si attraversa su un sentiero tortuoso e in continui saliscendi che costeggia il fiume Tera.


Poco sopra si vede la grande diga sbarra il rio Tera allo scopo di produrre energia elettrica.
Il sentiero sbocca su una strada asfaltata all'imbocco della diga

Si sale fino alla diga per attraversarla.
L'enorme embalse de Nuestra Señora de Agavanzal.


Attraversata la diga si prende a sx uno stradello che costeggia il lago.

Molto bello il percorso lungo il lago.









Villar de Farfon è il primo paese che incontro, con belle case di pietra, in posizione aperta e panoramica. Purtroppo non ci sono servizi.
La chiesa di San Pedro (sec. XVI) a Villar de Farfon
Camminante, sentire la presenza nell'assenza è compagnia. La solitudine è vuoto abitato. Che i valori allevino le solitudini del tuo cammino. 





Dopo Villar il cammino entra nuovamente nella campagna. Il sentiero, a tratti erboso, costeggiato da muretti di pietra, attraversa ampi pascoli puntellati di querce.




In vista di Rionegro del Puente.

Il Rio Negro.



Rionegro del Puente

Il Santuario de la Virgen de Caballeda.
Il monumento al pellegrino di José Antonio Montecino.

Da Rionegro a Mombuey sono 8 km: cammino sulla poco trafficata N-525.


La chiesa di Santa Maria (sec. XIII) a Mombuey. Secondo la tradizione fu costruita dall'Ordine dei Templari.
Anche dopo Mombuey continuo a camminare sulla carretera nacional N-525.

Lungo la carretera incontro i vari incroci per Valdemerilla, Cernardilla, san Salvador de Paluzuelo.




Ad Asturianos l'albergue è presso il centro sportivo. Ci sono 6 letti. Solo uno è occupato da una pellegrina neozelandese. In serata però arriveranno altri 4 bicigrini. In albergue non c'è la cucina però in paese ci sono un bar e un ristorante.
I km percorsi sono 40.

POST SCRIPTUM
Oggi ho attraversato luoghi belli ricchi di verde e di acqua ma poi ho percorso anche tanto asfalto. L'asfalto non è il massimo per un pellegrino. Eppure è stata una scelta dettata dalla praticità. Se però l'animo è sereno anche l'asfalto per il camminante non risulta pesante. Seneca lo spiega così: "Tu corri qua e là per cacciare via il peso che ti opprime e che diventa più gravoso col tuo stesso agitarti. Similmente sulla nave il carico esercita minore pressione se è ben fissato mentre, se si sposta disordinatamente, fa sommergere il fianco su cui viene a gravare. Qualunque cosa tu faccia, tu la fai a tuo danno; e con lo stesso movimento ti danneggi, perché scuoti un ammalato. Ma qualora tu riuscissi a estirpare codesto male, ogni cambiamento di luogo ti sarà piacevole. Potrai anche essere cacciato nelle terre più lontane e più barbare: ogni luogo, qualunque esso sia, sarà per te ospitale. L’importante è sapere con quale spirito arrivi, non dove arrivi; perciò non bisogna legare l’animo a nessun luogo. Bisogna vivere con questa persuasione: non sono nato per attaccarmi a un posto. La mia patria è l’universo intero”.

2 commenti:

  1. Hai fatto asfalto x pigrizia...c'era un meraviglioso sentiero BEN MARCATO DA FRECCE GIALLE a lato della carretera!!

    RispondiElimina
  2. Hai fatto asfalto x pigrizia...c'era un meraviglioso sentiero BEN MARCATO DA FRECCE GIALLE a lato della carretera!!

    RispondiElimina