domenica 12 giugno 2016

21. Da Granja de Moreruela a Tabara (km. 26)

Con questo 21° giorno di cammino entro nel Camino de Fonseca meglio conosciuto come Camino Sanabres o Mozarabe. A Granja de Moreruela trovo il bivio dei due itinerari. Il paesaggio cambia e si fa più ondulato e verde. Abbandono le mesetas ed inizio a risalire la lunga valle che mi porterà sino in Galicia, delimitata a nord dalla Sierra de la Cabrera e a Sud dalla Sierra de la Celebra. Molto bello il passaggio lungo il fiume Esla che si attraversa sul vecchio ponte di pietra di Quintos. Un grande altopiano che procede tra pascoli prima e poi tra campi di frumento mi porta fino a Tabara un bel pueblo della provincia di Zamora
L'impressione è che il numero dei pellegrini stia aumentando. Tra questi conosco Antonio uno spagnolo che parte da Salamanca avendo già percorso l'anno precedente la prima parte della Via de la Plata. Antonio sarà anche l'unico pellegrino con cui condivido due giorni di cammino.

Qui puoi trovare il FILE GPS e la MAPPA: GRANJA - TABARA

Da Granja de Moreruela a Tabara, passando per Faramontanos.
La chiesa di Granja de Moreruela. Poco lontano c'è l'albergue.
La carretera Nacional N-630 a Granja.
La biforcazione del cammino: a sinistra per Ourense inizia il Camino Sanabres, a destra per Astorga la continuazione della Via de la Plata.


Uscendo da Granja.














Il percorso è in leggera ma costante salita.


Si cammina in una zona non più coltivata ma abitata da arbusti





Dopo aver incrociato la strada per Tabara (ZA-123) si vede il rio Esla.




Il ponte in pietra de Quintos sul Rio Esla.


Il ponte de Quintos.






Appena attraversato il ponte i segni mandano su un sentiero che scende e costeggia per un tratto il fiume Esla.



Il tratto lungo il fiume è molto suggestivo.












Il sentiero sale verso un balcone naturale che spalanca alla vista di un panorama che abbraccia l'orizzonte.






Il sentiero si allontana dal fiume per risalire verso l'interno.
Si prosegue in un altopiano con strade di terra rossa tra folti cespugli e boschetti.

L'ingresso della finca Val de la Rosa.
La lunga e diritta pista di terra battuta che conduce a Faramontanos de Tabara.







Le curiose "bodegas" ossia le tipiche case-cantina a facciata triangolare scavate nella terra argillosa.
"Camminante non importa come è il sentiero. Importante è l'ideale che guida il cammino. L'ideale fa il cammino".
La chiesa di Foramontanos.









Si incrociano i lavori della AVE.


In vista di Tabara.

Alle porte di Tabara.
La chiesa di S. Maria in Tabara.
"Camminante che tu possa incontrare la pace nel cammino e che sia della tua vita la impronta".


Dopo la riconquista Tabara venne amministrata dall'Ordine dei Templari. La chiesa di S. Maria (sec. XII), con bella torre quadrata, venne costruita sui resti di un monastero mozarabico del sec. IX, dedicato a San Salvador. 
La piazza centrale di Tabara.
La chiesa di Nuestra Señora de la Asunción di Tabara.

Il monumento al poeta León Felipe: "Ahora camino de noche/ porque las noches son/ claras ... Y esta noche no/ hubo luna, no hubo luna/ amiga y blanca .. . y/ había pocas estrellas,/ pocas estrellas y/ pálidas... Y era todo/ triste sin la luna amiga.../ y era todo negro sin la/ luna blanca..."

I km oggi percorsi sono poco più di 26.
POST SCRIPTUM
Dopo tanti giorni di cammino in totale solitudine l'incontro con Antonio ridà al mio cammino quella valenza di comunione e condivisione che fortemente lo caratterizza. 
Anche nella solitudine del camminate il Cammino di Santiago non può essere un percorso "solitario"; è un percorso storico, concreto, parlante, fatto di pazzia e genialità, di solidarietà, di popoli e nazioni che si incontrano e si riconoscono in una fede e una tradizione. 
È un cammino di vita insieme con un’umanità ora dispersa e ora ritrovata. Andiamo alla ricerca dell’Altro, per trovare noi stessi; incontriamo altre persone che raccontano storie, passioni, speranze e in loro ci specchiamo e ci sentiamo meno soli. 
Il pellegrinaggio è quindi un’esperienza ecumenica e totale nei confronti del mondo, è composta di pensieri, di conoscenza, di storie e preghiere; la strada verso la cattedrale è illuminata da santi, imperatori, mercanti, poveri, sognatori.

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