sabato 11 giugno 2016

20. Da Montamarta a Granja de Moreruela (km. 23+9)

Questa 20° tappa del cammino mi porta a chiudere la Via de la Plata che proseguirebbe verso Astorga fino a congiungersi con il Cammino Francese. Da domani sarò sul Camino Sanabres. Finora sono salito sempre puntando a nord. Da domani andrò verso ovest. 
Secondo le guide da Montamarta si potrebbe tagliare direttamente verso Tabara percorrendo la N-631 e quindi accorciare il cammino di un giorno. Mi attengo al programma che mi sono dato.
Anche se sono giorni di sole il clima è mite e ventilato: la quota sui 700 m. favorisce i passi del pellegrino. 
Oggi poi la brevità della tappa mi ha concesso una deviazione di 10 km per visitare le rovine del monastero cistercense di Moreruela, il più importante della storia della Via de la Plata e del medioevo spagnolo.

Qui puoi trovare il FILE GPS e la MAPPA: MONTAMARTA - GRANJA

Da Montamarta a Granja de Moreruela passando per Riego del Camino.
Uscendo da Montamarta alle prime luci del mattino lungo la N-630.

Il ponte sull'embalse di Ricobayo.
L'ermita de la Virgen del Castillo che si affaccia sull'embalse di Ricobayo.

L'ermita è in stile romanico e conserva un fonte battesimale del sec. XII.
La chiesa parrocchiale di S. Miguel di Montamarta.



Un saluto beneaugurante a tutti i pellegrini.
Dopo il ponte sull'embalse si può salire direttamente all'eremita deve si apre un bellissimo panorama.


L'embalse di Ricobayo.



Un miliario e un bastone da pellegrino celebrano la Via de la Plata.







La torre campanaria de la Virgen del Castillo e sullo sfondo Montamarta.
La fiabesca Caseta Pipe.
La terra rossa dei campi alle prime luci del mattino.

Dall'ermita si cammina per alcuni km su una comoda pista di terra fino a rientrare nella N-630. 
Trovo una grande rotonda che è stata realizzata con la nuova viabilità della Autovia de la Plata. Istintivamente seguirei le indicazioni per Ourense andando sulla N-631. Così facendo andrei direttamente verso Tabara che è l'arrivo della prima tappa del Sanabrese.
Il cammino invece continua sulla N-630 in direzione di Benavente, il quale poco dopo supera su un ponte a destra la nuova Autovia de la Plata.
Per un km il cammino fiancheggia la sottostante Autovia.

I cartelli dell'Autovia della Plata in direzione nord.



L'embalse de Ricobayo e l'Autovia de la Plata.







I ponti dell'Autovia de la Plata e della N-630 sull'embalse.


Il cammino supera nuovamente l'Autovia stavolta allontanandosene.

Cammino in aperta campagna in un paesaggio ondulato.

Un vecchio leprotto mi attraversa la strada.

Il cammino continua a fiancheggiare l'embalse de Ricobayo.



In aperta campagna, prima di Fontanilla de Castro, vedo le rovine della fortezza di Castrotorafe.


Si suppone che il castello medioevale di Castrotorafe (sec. XI) coincidesse con il sito della mansio romana Vico Aquario. Anche questa fortezza stava a custodia di un ponte che attraversava il Rio Esla in un luogo strategico per le comunicazioni tra la Castilla e la Galicia. Questo luogo fu abitato tra i sec. XI e XVIII. Si suppone che quando il ponte venne distrutto o crollò per il tempo, non fu ricostruito e la città cadde poco a poco nel totale abbandono.








Fontanillas de Castro. Vi cerco un bar ma l'unico nei pressi di una gasolinera è chiuso.

A Riego del Camino invece trovo un bar gestito da due coniugi anziani in cui il tempo sembra essersi fermato. 
Riego del Camino.


Raggiungo Granja camminando direttamente sulla carretera.
Prima di Granja si supera ancora la Autovia de la Plata.

Granja de Moreruela


Il modesto albergue di Granja si affaccia direttamente sulla carretera.


Avendo tempo e forze vado a visitare le rovine del monastero cistercense di Santa Maria de Moreruela (sec. XII).



Il chiostro della foresteria per i pellegrini.
La chiesa di cui è bene conservata l'abside.














Il chiostro regolare dei monaci.
La sala capitolare.
Le antiche celle dei monaci.










I due chiostri

L'abside della chiesa.









Il plastico del complesso del Monastero cistercense di Moreruela.
A Granja proprio davanti la chiesa una lapide ricorda che qui il "camino jacobeo" si biforca e qui nasce il Camino Sanabres o Mozarabe. Molto bello l'augurio: Camminante, che nel cammino che hai scelto, la generosità sia la tua impronta e la tua compagnia il signor Santiago.

Alla tappa di 23 km vanno aggiunti altri 9 per visitare il monastero di Moreruela.

POST SCRIPTUM
Ultreya è l’antico saluto dei pellegrini compostelliani, è composta dalle parole latine ulter ed eja e la traduzione dovrebbe essere un’esortazione come: forza, andiamo avanti! Questo saluto non è solo un incoraggiamento a tirar fuori le proprie risorse individuali, ma è la presa di coscienza che esistono dei
compagni di viaggio sconosciuti disposti a sostenere incondizionatamente chiunque si trovi sul cammino verso Santiago de Compostela. Ulter si traduce con “al di là”, un senso di movimento verso la meta, che è il mistero di se stessi e il mistero di Dio.

1 commento:

  1. Ciao fra Dario,come va, ti difendi ancora con la temperatura?
    Che meraviglia di foto e che bellissimi colori!
    Grazie,Buen Camino
    Ultreya!
    Elvia

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