mercoledì 8 giugno 2016

17. Da Salamanca a El Cubo de la Tierra del Vino (km. 37)

Questa 17° tappa del cammino non è stata il massimo della bellezza: piuttosto lunga, tanto asfalto, strade di periferia, paesaggi ripetitivi e monotoni di periferia, caldo e traffico... Il pellegrino però guarda avanti, alla meta e quindi non disprezza nulla di quanto il cammino gli offre.
Stasera arrivo nel piccolo pueblo di El Cubo della Tierra del Vino, un tempo zona di pregiati vini prima che la filossera e poi gli incentivi europei per smettere la produzione cambiassero radicalmente il paesaggio agreste.
Sono gli ultimi giorni sulla Via de la Plata prima di entrare nel Camino Sanabres.

Qui puoi trovare il FILE GPS e la MAPPA: SALAMANCA - EL CUBO

Da Salamanca a El Cubo de Tierra del Vino.
Praza Major di Salamanca prima del sorgere del sole.
Si esce dalla città prendendo la Calle de Zamora.
Al centro della plaza l'Ayuntamiento.
Attraverso la città ancora avvolta nel buio ma non certo nel silenzio, perché gruppi di giovani studenti che stanno rientrando dopo lo sballo notturno cantano a squarciagola per le strade...
Sulla destra l’orizzonte si prepara ad accogliere, come fa tutte le mattine, il sorgere del sole. E’ sempre un momento di grande emozione, è la vita che riprende a girare. Peccato che oggi a beneficiare della luce dei raggi siano solo capannoni, concessionarie di automobili e parcheggi stipati di camion.
Un aereo in disarmo mi strizza l’occhio da un cortile di fianco alla strada.
Il pueblo de Aldeaseca de Almuna.
La chiesa di Santa Cruz di Aldeaseca.
Il cammino mi porta nella solitudine di strade di campagna.



A Castellano de Viliquera, pueblo senza servizi, mi concedo una sosta vicino ad un pozzo.

Castellano de Viliquera alle mie spalle.



Uno sterrato, lungo e sempre uguale, monotono e senza un accenno di ombra, mi porta a Calzada de Valdunciel un pueblo dalle case tinte di bianco, accucciato vicino alla Nazionale A-630. 
Calzada de Valdunciel. 

Calzada de Valdunciel ha pure una sua chiesa con la torre, preceduta da un portico a tre arcate.


La carretera A-630 in direzione de La Terra del Cubo del Vino. Decido di camminare sull'asfalto per affrettare i miei passi e arrivare al più presto a El Cubo.
La Terra del Cubo del Vino.
La chiesa di Santo Domingo de Guzman.


"Questa è la casa di Dio e la Porta del cielo".
La Plaza de El Cubo
L'ottimo albergue Torre de Sabre dove trascorro la notte assieme ad un unico pellegrino americano.

POST SCRIPTUM
L’andare a piedi per ore, per giorni e giorni, comincia a cambiarti.
Una delle prime cose che si sperimenta sul cammino è la qualità di vita diversa, dovuta ad una serie di fattori: il ritmo lento, la libertà dalla tirannia del tempo, un legame particolare con chi cammina con noi, tutta una serie di fattori che semplificano la vita rimettendoci al centro dei nostri gesti e delle nostre preoccupazioni; un modo di vedere e conoscere le cose non per forza affannato, ma intriso di molto silenzio e di molta attenzione, molta interiorità; l’esperienza dell’elementare verità del reale.
Camminare permette di riscoprire la bellezza e la funzione del silenzio, la capacità di coglierlo e viverci dentro senza avvertire quell’irrefrenabile desiderio di riempire il vuoto che crea.
Sul cammino, infatti, il silenzio molte volte è un elemento predominante, una situazione che contrasta la vita rumorosa del cittadino alla quale siamo abituati e che spesso ci distrae.
Le ore di silenzio che si possono trovare sul cammino inducono l’uomo ad un ripiegamento su se stesso, lo spingono a raccogliere le idee senza, appunto, quelle mille distrazioni che la vita quotidiana comporta, diventando l’occasione per fare il punto della propria situazione.

2 commenti:

  1. El Cubo de la terra del vino non suscita entusiasmi ma domani sarai accolto da Zamora, trionfo del romanico...buen camino,fratel Dario..

    RispondiElimina
  2. Caro fr.Dario,grazie delle bellissime foto che ci danno l'impressione di camminare con te. Visto che me l'hai proposto, finalmente riesco a scrivere qualcosa a riguardo tratto dal Convegno "Cammino di Santiago,Cammino D'Europa" : La vita è Cammino, e quando uno si decide a camminare sperimenta la spoliazione,l'abbandono, ed è quando può constatare inequivocabilmente che quello che possiede non è un "assoluto".
    Cari saluti ,un abbraccio.
    Elvia e Alberto
    Buen Camino, Ultreya!

    RispondiElimina