In questo 31° giorno di cammino sotto un cielo limpido arrivo emozionato alla tomba dell'Apostolo Giacomo. Gli ultimi km sono stati un piacevole andare cercando di ritrovare e ricordare tutte le emozioni dell'intero pellegrinaggio.
Da Bandeira parto presto camminando sulla carretera N-525. Dopo l'abitato di Lamela lascio la carretera e mi immergo nuovamente in mezzo alla natura, in totale solitudine, fino a Ponte Ulla, dove su antico ponte attraverso il profondo solco del rio Ulla. Da Ponte Ulla il cammino torna a salire verso il Pico Sacro. Faccio una pausa a Outeiro dove c'è solo l'albergue e una chiesa. Da qui poi sarà tutta una "tirata" fino a Santiago dove entrando da sud incontro solo un paio di pellegrini
Sento il dovere di ringraziare Chi con il nome di Dio Provvidenza ha accompagnato tutti i miei passi in queste settimane, la mia fraternità che mi ha permesso di vivere questa esperienza e tutti gli amici che attraverso questo blog mi hanno seguito e sostenuto.
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Da Bandeira a Santiago de Compostela attraverso Ponte Ulla e Outeiro. |
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Un cippo a Bandeira a memoria di una persona che ha contribuito a migliorare il camino Mozarabe. |
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Cammino lungo la poco trafficata carretera N-525. |
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Lascio la carretera N-525 e giro a dx inoltrandomi nella campagna. |
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L’Ermita di San Miguel prima di Castro. |
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La strada che scende verso Ponte Ulla. |
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Il ponte di pietra sul Rio Ulla. |
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Ponte Ulla. |
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La chiesa di Santa Maria Magdalena a Ponte Ulla. |
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La chiesa di Outeiro. |
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La fonte di Santiaguiño. |
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L'albegue di Outeiro. |
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Un cruseiro a Rubial. |
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Mancano poco meno di 7 km. |
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Davanti a me - quasi alle porte di Santiago - il primo pellegrino della giornata. |
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L'ermita di Santa Lucia: siamo già nella periferia di Santiago. Qui un tempo i pellegrini si lavavano nella vicina fonte prima di entrare in città. |
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La periferia di Santiago. |
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Il ponte sopra la ferrovia dove nel 2014 si consumò un deragliamento che provoco diversi morti. |
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Davanti a me le guglie della cattedrale. |
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La collegiata del Sar. |
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Il Ponte sul Rio Sar. |
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Eccomi in Plaza de Obradoiro. |
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La Compostela rilasciata dalla Officina del Peregrino. |
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Il Certificato di Distanza. |
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Il tramonto sulle guglie di Santiago dal Seminario Menor. |
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La distanza percorsa in questo ultimo giorno è di km. 34 |
POST SCRIPTUM
Alla fine del cammino c’è l’arrivo, la volontà di fondere una nuova unione tra il pellegrino e il contesto abbandonato alla partenza.
Arrivare rappresenta la conclusione del cammino, è il momento in cui si può mettere in pratica ciò che si è appreso da questa esperienza.
Il cammino è compiuto e ora non rimane altro che ritornare nel mondo con la serenità conquistata e affrontare la vita con un nuovo bagaglio di esperienze.
Tornare è una parte fondamentale del viaggio, non esiste una partenza senza un ritorno, proprio perché si parte per il forte desiderio inconscio di tornare a casa e di guardare la propria realtà con uno sguardo di felicità.
Il senso del cammino, infatti, sta nella capacità di compierlo, e le parole dell’Alchimista di P. Coelho spiegano magnificamente il perché: ”Gli uomini devono partire, per avere la possibilità di ritornare”.
L’arrivo porta l’uomo a fare una verifica di ciò che è cambiato nella propria vita: si cerca di capire cosa prima non andava bene e in che modo questa condizione possa essere mutata, perché essere lontano da casa aiuta a guardare la realtà da una prospettiva diversa analizzando con un occhio esterno la propria vita, evidenziando tutto ciò che è pesantezza e quindi da modificare in serenità.
Se non c’è un ritorno non si è in viaggio, ma in fuga.
Un ritorno per scoprire la più grande sorpresa, ovvero che intorno non si è modificato nulla, è tutto come prima, ma ciò che è cambiato in forma irreversibile è il proprio mondo interiore; si può affrontare la vita con occhi nuovi, capaci di rileggere la realtà alla luce di una nuova alba e con l’entusiasmo di una vittoria appena conquistata.
Scrive Henry Miller: “La nostra meta non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose”.
Caro fr. Dario,che bello, ancora una volta il Signore, San Giacomo e la tua tenacia, ti hanno sostenuto in questo cammino facendoti giungere con gioia alla Meta!
RispondiEliminaCertamente durante questo lungo cammino, non saranno mancate fatica e scoramento,dicono che la strada sia maestra di vita:certamente insegna che nella vita non è tutto facile e che prima o poi ci sono i momenti di crisi.
Ma, chi cammina con dei"Buoni" compagni non si sente mai solo...
"Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento.(sal.4)"
E adesso...Buen descanso!
Grazie per averci permesso attraverso questo blog, di camminare con te e godere dei bei paesaggi.
Ciaoo,un gioioso abbraccio.
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