La tappa del cammino di oggi è composta di due parti: la prima obbliga a camminare per quasi 17 km su un percorso ondulato lungo una carretera di asfalto senza una pista per pedoni ma con scarso traffico; il resto del cammino conduce per circa 12 km nel cuore del parco naturale de
Los Berrocales: un meraviglioso altopiano di lecci, sugheri e pini marittimi. Prima però di arrivare ad Almaden de la Plata bisogna superare la salita al
Cerro del Calvario dal quale si ammirare un panorama mozzafiato.
Qui si possono trovare i FILE GPS e la MAPPA:
CASTILBLANCO - ALMADEN DE LA PLATA.
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Da Castilblanco de los Arroyos ad Almaden de la Plata. |
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È ancora buio quando mi metto in cammino. Il fresco delle prime ore del mattino favorisce il cammino del pellegrino. Di positivo c'è che alle ore 6 i bar di Castilblanco sono già aperti per i primi lavoratori e così posso fare colazione.
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Un fontanile alle porte di Castilblanco. |
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L'ingresso di una delle tante "fincas" che si trovano lungo la strada. Una di queste è di proprietà di un famoso torero spagnolo. |
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Sulla destra del cammino si intravvede il centro residenziale Las Minas. |
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La luce del mattino inizia ad illuminare la strada e il paesaggio che al buio sembrava uniforme e anonimo. Con il sole il paesaggio si riempie delle bellezze di una natura incontaminata.
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Laudato sii mi Signore cum tucte le tue creature, spezialmente messer lo frate Sole lo quale iorna et allumini noi per lui et ello è bello, radiante, cum grande splendore, de te Altissimo porta significazione.
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Laudato sii mi Signore per sora Luna e le Stelle, in cielo le hai formate clarite, preziose et belle.
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La carretera SE-5405 tra Castilblanco e Almaden de la Plata scivola su un percorso ondulato dove fortunatamente il traffico è quasi nullo. Ho incontrato comunque degli operai che stanno realizzando un sentiero parallelo alla strada. |
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Delle "antenne" installate lungo la strada: sono nel punto più alto raggiunto dalla strada. |
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Lungo la strada si aprono gli accessi a diverse "fincas". Qui l'ingresso della fattoria El Tinajar.
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Entro nella municipalità di Almaden de la Plata (dall'arabo "miniera")
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Un cippo nei pressi del cancello di entrata del Parco de Los Berrocales ricorda che siamo sul cammino di Santiago. |

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L'ingresso al Parco de Los Berrocales. |
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Il parco de Los Berrocales.
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Cammino procede piacevolmente in piano tra boschi di sugheri e lecci. |
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Il panorama si apre a perdita d'occhio su spazi incontaminati dall'uomo. |
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La casa forestale. |
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C'è una fontana d'acqua ma non potabile. |
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Anche per l'altezza (m. 400) il caldo è più sopportabile. |
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L'arroyo de la Venta. |
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Le rovine sul Cerro de la Venta. |
Il cammino sempre ben indicato vira a sinistra e inizia a salire dolcemente verso il Cerro del Calvario.
Ecco davanti a me il Cerro del Calvario.
Il "mirador" nel culmine del Cerro del Calvario.
La fatica della salita al Cerro del Calvario è ripagata dal panorama sul sottostante paesino di Almaden...
... e sulla vallata del parco de Los Berrocales.
Non sono ancora le ore 13 e lentamente inizio la discesa verso Almaden dove concludo la mia terza tappa. Entrato in paese trovo un ragazzo che in modo convincente mi fa entrare nel modesto albergue che gestisce comunque dotato di una buona cucina.
Almaden de la Plata è un paesino di circa 1500 abitanti. Bello e accogliente. Meritava davvero una sosta lungo il cammino.
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La Torre del Reloy (orologio). |
La continuazione del cammino uscendo da Almaden.
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Una bella conoscenza sul cammino: il pellegrino Juan Naranjo di Cadiz. 75 anni portati benissimo e con tanto entusiasmo da vendere. Ho cenato con Juan parlando delle nostre vite, del cammino, di questa terra andalusiana... E' stato un momento di intensa amicizia. Il giorno dopo ognuno di noi sarebbe ripartito con i propri ritmi e destini ma nessuno di noi dimenticherà queste poche ore condivise in spirito pellegrino.
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I km percorsi sono poco meno di 30. |
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Il dislivello complessivo è di circa 600 m. |
POST SCRIPTUM
La sensazione che oggi ho vissuto da pellegrino non è stata quel senso di smarrimento nei confronti di un domani incerto, fatto di fatiche, disagi ed imprevisti. Oggi, anche grazie alla buona condizione fisica, ho avvertito come una euforia per la nuova avventura appena incominciata e tutta da scoprire, la consapevolezza di vivere qualcosa di bello e di unico.
Credo di essere stato aiutato in questo anche dal paesaggio molto vario e ricco che oggi ho attraversato. La mente si sta liberando da tutti quei pensieri legati alla paura, al domani. E' come se fosse iniziato un travaglio che vorrebbe "partorirmi" in una dimensione in cui si cammina senza guardare indietro e senza affannarsi per il dopo, senza ascoltare voci che non siano quelle provenienti dal proprio cuore.
Il cammino lentamente mi sta mettendo nel "qui e ora", davanti a stesso, attento al passo dopo passo... Quanto poi alla via e ai prossimi giorni..., accadrà quello che Dio vorrà.
Grazie della possibilità che ci dai di compiere il cammino assieme a te.
RispondiEliminaPaolo